Trattamento Bambini

Perché i genitori chiedono aiuto

Trattamento Bambini

Il bambino mostra:

  • Difficoltà scolastiche
  • Disturbi del comportamento ( non rispetta le regole, risponde male, è aggressivo/a, oppositivo, cerca di fare del male a persone o animali, è sfidante , litiga spesso )
  • Difficoltà di concentrazione
  • Fobie ( paura del buio, paura di alcuni animali, paura dei rumori
  • Ansia ( ansia da prestazione, ansia sociale, ansia da separazione)
  • Sintomi fisici ( mal di testa,mal di pancia, enuresi, encopresi)
  • Difficoltà a regolare le emozioni
  • Gelosia per la nascita di un fratello
  • Depressione
  • Iperattività
  • Disturbi del sonno ( incubi, risvegli frequenti, difficoltà a dormire da solo, sonnolenza eccessiva )
  • Dipendenze
  • Bullismo

Spesso tali sintomi sono la migliore soluzione trovata dal bambino e dalla sua famiglia per reagire ad un evento traumatico oppure ad una serie eventi di vita stressanti o relazioni affettive disfunzionali. Nel lavoro con il bambino, quindi, si cerca di cogliere il senso protettivo del sintomo per il bambino e la sua famiglia che spesso sta al posto di una narrazione impossibile. Il lavoro con il bambino per questo è inestricabilmente lagato a quello dei genitori

Fasi della terapia con il bambino

Trattamento Bambini Psicologa Roma

I primi colloqui si svolgono con i genitori. In questa fase si raccolgono le informazioni relative al problema, quando si manifesta, la storia del bambino, la storia dei genitori e della coppia e si definiscono degli obiettivi terapeutici. A volte il lavoro prosegue solo con i genitori; a volte coinvolge il bambino. Informazioni importanti riguardano come vorrebbe essere il genitore con il bambino e cosa glielo impedisce; quali comportamenti del bambino evocano nell’adulto frustrazioni malessere, impotenza, senso di inadeguatezza, rabbia, tristezza ecc. Spesso è sufficiente lavorare sulla storia di attaccamento dei genitori per migliorare la situazione del bambino. Il lavoro con i genitori è finalizzato, non a “generare genitori perfetti” ma tentare di essere “genitori sufficientemente buoni” (Winnicott); care-giver in grado di fornire calma fiducia e sicurezza.. A volte questa funzione, viene ostacolata, da una storia di relazione con i propri care-giver caratterizzata da insicurezza, evitamento, ansia, paura. A volte eventi traumatici o stressanti nella storia del genitore vengono riattivati dalla nascita del bambino impedendo un accudimento fatto di calma e sicurezza.

  • Dopo i primi colloqui, se necessario, si vede il bambino e si definisce il piano di lavoro. Sarà ascoltato sempre con attenzione.. Potrà rifiutarsi di rispondere ad alcune domande dicendo semplicemente: “non voglio rispondere”, Avrà diritto alla confidenzialità.
  • Successivamente i genitori si rivedono i genitori per definire obiettivi e piano terapeutico

Alcune tecniche

  1. la vaschetta di sabbia
  2. Il gioco
  3. Il  disegno
  4. Le carte

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